I MIEI SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFICI PAG.1
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DONNE CHE CORRONO COI LUPI Con queste parole l'autrice Clarissa Pinkola Estes inizia un capitolo del suo libro: "La creatività è multiforme. Ora assume una forma, ora un'altra. Per il 'profilo' dell'autrice vai alla pagina: |
Questo libro mi segue da anni, lo riprendo a periodi e trovo sempre spunti di riflessione: la creatività può davvero nutrirci all'interno, dandoci la possibilità di ritagliare uno spazio nostro e solo nostro in cui poter esprimere le nostre emozioni, permettendoci di scoprire aspetti nascosti che nemmeno sospettavamo di avere. |
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SOLSTIZIO D'INVERNO Ho una certa difficoltà
personale a leggere romanzi, preferisco altre letture. Di tanto in tanto, però, un
romanzo riesce a catturarmi completamente. Mi sono letteralmente immersa nella campagna scozzese, vivendo il quotidiano, fatto di
piccole cose, della protagonista: Elfrida, donna non più giovane, piena di vita e
soprattutto disponibile verso la vita, curiosa di tutto quello che può offrire a chi
riesce ad abbandonarsi fiducioso. SOLSTIZIO D'INVERNO è di Rosamunde Pilcher |
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Chocolat Come il cioccolato ha cambiato le
abitudini alimentari degli Europei, così, nel libro, una donna apre una pasticceria in un
paese piccolo e bigotto della Francia e con il suo modo di fare aperto e passionale, muove
le acque stagnanti del borgo, trasforma magicamente l'atmosfera del posto. CHOCOLAT è di Harris Joanne |
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Oleandro
bianco E' un libro triste e intenso, pieno di forza. Sono entrata nella vita di Astrid e di sua madre attraversando il loro giardino in una
notte di forte vento caldo del deserto, folate violente che muovono i rami pieni di foglie
lanceolate degli oleandri bianchi in fiore. Il rapporto madre figlia non è mai lineare, si sa, in questa storia prende sentieri
particolarmente tortuosi e difficili da percorrere. Astrid ha una madre complessa, così
diversa dalle altre madri, ma è il suo unico punto di riferimento ed è letteralmente
sedotta da questa figura così unica. Ora può e deve contare solo su se stessa e sulle sue capacità. Non ha una casa sua, deve trovarla e costruirla dentro di sé, accogliente per ospitare la sua anima così duramente ferita dagli eventi della vita. E' un cammino lungo e difficile che Astrid riesce a percorrere arrivando a se stessa. OLEANDRO BIANCO è di Fitch Janet |
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L'Alchimista E' un favola spirituale e magica: la
storia di una vera e propria iniziazione. Questo è il pensiero con cui Santiago termina il suo viaggio L'ALCHIMISTA è di Paolo Coelho |
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Veronika decide di morire Con questo romanzo
entriamo in un mondo che spesso spaventa: il mondo interiore di chi trova difficoltà a
vivere e sceglie di morire VERONIKA DECIDE DI MORIRE è di Paolo Coelho |
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Turista per caso Anne Tayler descive molto bene la
figura del protagonista Macon, uomo che si difende dal mondo rifugiandosi in quotidiane
manie e rigide regole che lo rassicurano. TURISTA PER CASO è di Anne Tyler |
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La moglie dell'attore Morgan ed Emily sono i
protagonisti: Morgan, uomo di mezza età, gestisce un negozio di ferramenta. LA MOGLIE DELL'ATTORE è di Anne Tyler |
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La stanza del polline Jo è la giovane figlia di
una coppia che si è separata da tempo. Vive con il padre da anni. Un giorno raggiunge la
madre Lucy che vive all'estero, per tentare di riallacciare un rapporto sbiadito.
All'improvviso il compagno della madre muore in un incidente stradale. Jo aiuta Lucy a
superare lo stato di depressione in cui è caduta. Ma una volta ristabilitasi, la madre
insensibile alle richieste di amore e di attenzione della figlia. Jo torna dal padre, che sta
per avere un figlio da un'altra donna. LA STANZA DEL POLLINE è di Jenni Zoe |
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Cuccette per signora Inizialmente sono stata catturata dal titolo, per poi leggere con grande sorpresa che, in India, fino agli inizi del 1998 su treni notturni con scompartimenti riservati di seconda classe, esistevano le "cuccette per signora ", così come esisteva uno speciale sportello di biglietteria solo per "signore, anziani e portatori di handicap". Dopo di allora sono stati aboliti sia gli sportelli che le cuccette. Ho appena finito di leggere questo romanzo davvero molto piacevole ed ho ancora addosso il dolce torpore che può dare uno scompartimento di treno, in un lungo tragitto, fatto in compagnia di altre donne. Un piccolo luogo, intimo e caldo, in cui raccontarsi diventa naturale e le storie personali si intrecciano tra loro riempiendo lo spazio di emozioni, leggere o violente, pudori, paure, insicurezze, gioie. Akhila è la protagonista: ha 45 anni, non è sposata, non ha figli. Ha sempre vissuto 'pacatamente' lasciando i propri sogni chiusi in fondo al cuore, così come ha fatto anche con i suoi sari di chiffon leggeri e colorati: chiusi a chiave, nell'armadio, scegliendo di vivere una tranquilla vita organizzata in tutti i suoi aspetti, vestita solo e sempre con un sari di cotone inamidato. Una mattina, però, Akhila si alza , indossa il sari di chiffon, esce di casa e va alla stazione. Realizza il sogno che molte donne coltivano dentro di se: dare una svolta alla propria vita, rischiare il certo per l'incerto, seguire una voglia di vento leggera sul viso una forte e insopprimibile voglia. La porta dietro alle spalle si chiude, ed il mondo è là fuori. Tutto si svolge in India e la scrittrice si chiama Anita Nair e vive a Bangalore. Per me è stato un vero piacere conoscere lei e le altre sei donne protagoniste del libro, ognuna con la propria storia ed i propri sogni, soffocati o, in alcuni casi, solo parzialmente realizzati, piccoli 'pezzi' di vita in cui riconoscersi. Mi è particolarmente piaciuto anche un ringraziamento che fa ad una persona a lei cara, alla fine del libro, per l'importantissima e magica lezione del vivere il presente cogliendo l'attimo sia pure da una finestra. CUCCETTE PER SIGNORA è di Anita Nair In queste pagine trovate un' intervista all'autrice molto piacevole da leggere |
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C'è un albergo ai confini del mondo situato in una piccola isola nel Sud
del Cile. Qui trovano 'rifugio' solo donne, emotivamente ferite, accomunate dal
desiderio di staccarsi dal proprio passato e dal bisogno di ritrovare amore per se stesse
e per la vita. Le ospiti hanno la possibilità, nei tre mesi di permanenza, di confidarsi, di conoscersi e di condividere ricordi, momenti e scelte difficili della loro vita in modo vero, senza filtri, condizionamenti, finzioni, a cuore aperto e, in uno spazio loro e solo loro, lontano dal mondo dei giudizi e dei rimproveri, da mariti e figli sempre più estranei, da amori autolesionistici. Donne insieme per guardarsi dentro, in profondità,senza paraventi e senza
paura perchè gli occhi che si hanno davanti hanno visto e vedono le stesse cose. L'ALBERGO DELLE DONNE TRISTI è di Marcela Serrano |
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In modo molto leggero, come ci ha abituato Anne Tyler, entriamo in casa della famiglia Bedloe che vive a Baltimora in un normalissimo quartiere popolato di case simili alla loro, con un cane, un gatto e pesci rossi. Il padre, insegnante da poco pensionato, la madre e tre figli: una femmina
e due maschi. Equilibri costruiti nel tempo si sgretolano, così, a poco a poco. Solo quando si sentirà di aver compiuto, fino in fondo, il proprio 'dovere' si concederà il diritto di vivere una vita sua. Solo allora riuscirà a vivere con la donna che ama e da cui avrà un figlio.
QUASI UN SANTO è di Anne Tyler |
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Elaine Risley, è una pittrice famosa e ritorna a Toronto per una mostra retrospettiva
dei suoi quadri. Ora, a distanza di molti anni, tutti i ricordi di un lungo periodo di vita vissuto
intensamente per le aspettative, prima, e per le cocenti delusioni, poi, le vengono
incontro violentemente. L'amicizia con Cordelia, Carol e Grace, il terzetto di amiche con cui andava a scuola e
giocava durante i pomeriggi,amiche che trasformano, in breve tempo, i momenti del
loro stare insieme, in giochi di forza, vere torture psicologiche, ricatti ai danni di
Elaine. Nella Toronto di oggi, che trova molto cambiata, e che ospita la sua mostra, Elaine ritrova la bambina di allora: il passato e il presente si sovrappongono, emozioni ed esperienze si svelano, ci sfiorano e ci toccano nel profondo. OCCHIO DI GATTO è di Margaret Atwood |
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Magda Szabò è considerata una delle più grandi scrittrici ungheresi. Nata nel 1917, oggi novantenne, scrive questo romanzo nel 1987. E' la storia del rapporto fra la scrittrice e la sua donna delle pulizie Emerenc: una
donna ruvida, senza età, con i suoi principi e bizzarrie, riservata e con dei segreti
nascosti gelosamente dietro la "porta" eternamente chiusa. Passato e presente, nel romanzo, si intrecciano continuamente. Emerenc si rivela subito una persona molto singolare: è lei a stabilire le
regole e il contratto del suo lavoro, le ore da lavorare e la sua paga. Quando la porta più segreta verrà aperta, la rovina si abbatterà sulla casa.
LA PORTA è di Magda Szabò |
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E' un libro che ha una storia molto commovente e drammatica come quella di cui tratta Viene scritto da Irene Nemirovsky, scrittrice di origine russa,vissuta in Francia, nei mesi precedenti il suo arresto, avvenuto nel luglio del 1942, prima di essere deportata ad Auschwitz, dove morì ed è stato pubblicato in Francia solo lo scorso anno. Purtroppo è un' opera incompleta, a noi sono arrivate solo le prime due parti grazie alla trascrizione del testo conservato dalla figlia maggiore dell'autrice per molti anni. E' il destino di una nazione, la Francia, sotto l'occupazione nazista che viene raccontato . E' la guerra vissuta dalla gente comune, che si trova a fronteggiare situazioni nuove ed estreme. Tempesta di giugno racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell'arrivo dei tedeschi, i personaggi su cui la scrittrice si sofferma sono i ricchi borghesi Péricand che mettono in salvo mobili e argenteria e partono con il seguito di domestici, il collezionista che si preoccupa solo dei sui preziosi oggetti, lo scrittore Corte e i suoi manoscritti, il banchiere e la sua amante. Dolce racconta la storia molto intima del rapporto tra Lucille e il tenente tedesco che ha requisito la sua casa: un rapporto intenso e dolce tra due persone molto affini spiritualmente. Il romanzo si ferma e noi sappiamo dagli appunti trovati a margine degli scritti lasciati dall'autrice, che avrebbero dovuto esserci altre tre parti. Pubblicato in Francia lo scorso anno, è stato fin da subito un vero caso letterario, critica e pubblico hanno cominciato a restituire a Irene Nemirovsky il posto che le spetta tra i più grandi e più amati narratori del novecento. SUITE FRANCESE è di Irene Nemirovsky Per il 'profilo' dell'autrice vai alla pagina |
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