Laura

LauraPer le vie del paese capitava, spesso, di veder passeggiare una bambina con una gonna lunga fino alla caviglia, scarpe con il tacco alto, molto grandi per lei, un ombrellino di seta in mano ed una valigetta di pelle nera al braccio. Camminava impettita e, quando si sentiva stanca, si accovacciava e si sedeva sulle lunghe scarpe fino a che, riposata, le tornava la voglia di riprendere il cammino. La gente del paese che incontrava per strada la chiamava da lontano per salutarla: “Ciao Lauri”, lei sorrideva e continuava la passeggiata. Capelli castano chiari, occhi azzurri, e pelle molto chiara, Laura si differenzia fisicamente dai fratelli e dalle sorelle, è una bambina molto socievole, allegra e piena di trovate divertenti per le quali attira le simpatie di tutti in famiglia e fuori casa. Ha i capelli molto lunghi e diritti e Maria le fa lunghe trecce che incorniciano il suo viso dai lineamenti delicati. Le trecce piacciono a tutti in famiglia, ma Laura non le sopporta e quasi quotidianamente si nasconde e inizia un pianto lungo e tormentoso che porta allo sfinimento i famigliari fino a che Rosina decide di farle tagliare le lunghe trecce. C’è un’altra cosa di sé che Laura non sopporta ed è il seno piccolo, spesso, davanti allo specchio, guardandosi, si arrabbia con Rosina che come dice: “ha fatto le differenze”, perché le sorelle hanno invece seni grandi. Per questo, alla domenica, prima di uscire da casa, con dell’ovatta si riempie il reggiseno, poi si agghinda tutta per bene ed è pronta. Finite le scuole, anche Laura come le altre sorelle cerca di aiutare i suoi facendo lavori nelle case di conoscenti: lava, stira e pulisce, fino a che, più grande, inizia a lavorare in una fabbrica di bambole a Pavone. La sera con grande meticolosità lucida i suoi sandaletti di pelle con il tacco e la mattina, in bicicletta, raggiunge con altre donne del paese la fabbrica. A differenza delle sorelle lei non ha mai fatto la sarta, ma avendo sempre visto le donne di casa sua farlo, nel tempo ha mantenuto la capacità ad usare ago e filo per le varie cuciture agli indumenti suoi e dei figli

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