Era aprile e le giornate cominciavano ad intiepidirsi, di lì a poco, io e la nonna con la carrozzina, avremmo cominciato ad andare a spasso lungo la discesa del castello. La zia Giulia poteva riprendere il suo lavoro di sarta nella stanza che dava sui portici e la macchina da cucire faceva, di nuovo, da sottofondo alle occupazioni della giornata, scandite, ora, anche dai bisogni di Andreina.

La casa della nonna che più ho amato è l'ultima in cui ha abitato: una casa molto grande su due piani uniti da una lunga e larga scala di marmo. Qui hanno abitato davvero in tanti: lo zio Andrea e la zia Rosalia che poi è rimasta dopo la morte dello zio, la zia Giulia e lo zio Lino con Andreina e PierUlisse, due dei loro sette figli, lo zio Piero e la zia Toni che nel frattempo si erano sposati, oltre, naturalmente, al nonno Ulisse e alla nonna Rosa.

continua