La creatività femminile è
varia e multiforme . Mani che
accarezzano stoffe, ritagliano petali, modellano, scrivono, incollano, dipingono.
Ne nascono quadri ,fiori, giardini, ricami su stoffe e ricami di parole, patchwork di
tessuti variopinti o di pensieri che si rincorrono, oggetti per la casa in materiali
diversi e tutto si anima e prende vita attraverso la passione e l'amore
Sì, passione ed amore.
La capacità creativa è " il bene più prezioso della donna perché dona
all'esterno e la nutre all'interno, ad ogni livello, psichico e mentale, emotivo ed
economico"
Per creare ci serve un luogo oltre che fisico, interiore: ci serve uno spazio che sia
nostro e solo nostro per permettere alle emozioni dentro di noi di prendere vita, forma,
parola.
Questo primo momento, già per se stesso, è importante. Siamo così poco abituate a stare
con noi stesse senza intrusioni esterne, nel silenzio che ci permette di ascoltarci, di
sentire le mille voci che ci animano, voci sommesse che spesso faticano a farsi strada.
Ma è proprio da momenti come questi che possiamo iniziare a conoscerci veramente,
conoscere i nostri bisogni più autentici, conoscere quegli aspetti che, magari, abbiamo
sempre soffocato, senza nemmeno rendercene conto e che, però, necessitano di essere
vissuti per sentirci complete .
Per me è stato proprio così.
Ogni persona può trovare la 'sua canzone', un modo personale ed unico per esprimere il
proprio mondo interiore.
Le passioni creative, coltivate nel tempo, possono diventare anche risorse importanti a
cui ricorrere in ogni momento per poter ricaricarci di nuova energia.
Nei momenti difficili che possiamo incontrare sul nostro cammino, si trasformano anche in
'appigli' concreti a cui aggrapparci per trarne forza e sostegno.
Mi chiamo Adele .
Ho insegnato per anni e poi ho deciso di aprire una
bottega artigiana di pizzi e merletti di 'un tempo', raccolti in giro per l'Italia e
l'Europa.
Mi piaceva recuperare quelli più bisognosi di interventi, e poi trasformarli per dare
loro una veste nuova.
Ne facevo lampade, tende, cuscini: oggetti per l'arredamento e l'abbigliamento e li
inserivo anche nei miei quadri di fiori pressati.
La mia scelta non era avvenuta per caso, non avevo fatto altro che seguire il disegno
abbozzato molti anni prima.
Le donne di casa mia, infatti, erano sarte.
La stanza a pianterreno era sempre piena di donne, il pomeriggio, in ogni stagione.
Io mi muovevo curiosa tra le stoffe, le sete, le passamanerie, i fili.
I tessuti multicolore prendevano forma passando tra le mani che si muovevano veloci e
sicure.
Voci di donne che si rincorrevano, risate, emozioni condivise lavorando insieme.
Questi sono i miei ricordi di bambina, poi, crescendo, ho sempre rifiutato i tentativi di
mia madre di insegnarmi qualsiasi cosa che riguardasse il cucito, avevo altro per la
testa, altri richiami da seguire.
Evidentemente, però, quei gesti che avevano accompagnato la mia infanzia, erano rimasti
dentro di me perché , da adulta, mi sono ritrovata a maneggiare sete, merletti e tessuti
con una facilità che mi ha davvero stupito.
E, per questo, devo ringraziare le donne di casa mia che, indirettamente, con il loro
lavoro, mi hanno trasmesso la passione per la manualità creativa.
Ho così avuto la possibilità di scoprire aspetti di me che nemmeno sospettavo
esistessero.
Tempo fa ho deciso di raccogliere le mie passioni legate alla manualità creativa
nel sito che ho chiamato Album di Adele |