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      Le
      ombre della sera disegnavano figure sui muri ed io lasciavo che lo sguardo curiosasse tra
      i vetri alla scoperta di chissà quali segreti.Non desideravo sentire la tua voce, mi piaceva immergermi nel silenzio totale di
      quell'angolo tranquillo.
 Poi un'ombra sul muro si fece maestosa e mi avvolse rapidamente nel lento movimento del
      mantello.
 E
      ancora non capisco come fu possibile trasformarmi, in così breve tempo, in quella che
      sono e che, indifferente ormai, scrive di allora. Vivo ai margini di un mondo ogni giorno diverso.
 
      Oggi è un mondo a spirale ed il giallo è il colore che
      dipinge ogni cosa. Il mio sguardo si perde nelle forme sinuose in cui tutto si avvolge e
      se socchiudo gli occhi io stessa mi sento fluttuare sul battello che a quest'ora, ogni
      sera, si dondola lento sull'acqua tranquilla fino alle sponde del luogo incantato. Qui vive la sirena un po' sciocca che confonde il giorno e la
      notte e cammina a ritroso dimenticando ogni volta il posto in cui va.Chi la segue guardingo è il suo innamorato venuto da molto lontano, che, seguendo le orme
      lasciate dal pastore solitario, insegue i suoi sogni, fermandosi ad ogni angolo, ad ogni
      siepe, ad ogni fontana, come se lì avesse appuntamento con lei che, però, camminando a
      ritroso, si trova sempre in un luogo diverso.
 All'inizio mi chiedevo se mai sarebbe stato possibile combinare un incontro tra i due, ma
      oggi che il mondo a spirale è avvolto nel giallo, non mi faccio domande perché so che va
      bene così.
 
      
        
          
            E
            continuo a calarmi lungo la fune che mi porterà fino a te, ricordo dorato di un tempo
            sprecato a rincorrere allodole all'alba.Non chinarti a raccogliere i pezzi di un amore sgualcito, guarda avanti e distendi lo
            sguardo nelle sconfinate praterie del tuo mondo, ai più sconosciuto, e sorridi di chi non
            capisce i tuoi gesti e scuote la testa.
 
      
        Il giorno è appena iniziato. 
      Pensa
      solo a quanti ricami puoi fare usando le foglie del prato e quanti voli nelle notti
      d'agosto a rincorrere stelle, planando nei prati della tua fantasia colorata dimentico di
      ogni goccia di pioggia o lampo argentato nel cielo.Sentimi bene
 Se guardi giù in fondo l'orizzonte arrossato non teme il tuo sguardo e continua il suo
      giro nel cielo l'aquilone di carta scappato dal filo sottile che lo imprigionava ad un
      mondo non suo
 Tu seguilo ancora e con lui arriverai fino a me senza fare rumore
 Mi troverai al posto di sempre
 
      Ho cambiato solo il cappello per ripararmi dalla rugiada del
      mattino e mi piace ancora contare gli steli d'erba del mio piccolo pratoHo con me un nuovo amico che anche a te piacerà.
 Mi dipinge il viso, ogni giorno, con colori diversi a seconda dell'umore che ha ed io
      sento che ogni giorno mi racconta una parte di sé che mai ha svelato per paura di creare
      scompiglio nei cuori.
 Lo vedrai in lontananza cavalcare le onde del lago agitato e lui ti porterà fino a me, ma
      non credere di poterlo ingannare sorridendo sicuro come sei solito fare.
 Lui ha con sé il talismano stregato che sussurra messaggi all'orecchio che vuole sapere
      ed arriverà così al centro del tuo cuore senza il tempo di una stretta di mano e uno
      scambio di sguardi.
 Vai sicuro, diritto alla meta e saprai finalmente vedere, nel giro di danza del ballerino
      stempiato, il disegno abbozzato un mattino di vento dal pittore un po' pazzo che non ti
      aveva mentito.
 Raccogli i cocci di una vita vissuta a metà, senza fretta, e in ritardo solo sui tuoi
      desideri nascosti e continua ad inventare canzoni per quell'unica donna lontana che ha
      saputo, un mattino di sole, raccontarti il suo sogno trascritto sui fogli lasciati volare
      nel vento.
 Io li ho raccolti, proprio il giorno prima di ieri, quando, guardando là in fondo, dove
      le acque del lago agitato lambiscono il luogo incantato, ho intravisto, tra i rami, già
      pieni di foglie, la sirena un po' sciocca dormire sotto il sole di mezzogiorno, stringendo
      tra le dita il filo sottile da cui l'aquilone di carta era fuggito per disegnare spirali
      nel cielo
 
      
        
          
            Non
            ti ho mentito e ti aspetto ogni sera davanti alla porta di ferro battuto e sposto il
            cappello dagli occhi ogni volta che sento un rumore di passi per stradaSì, lo so, che la gente sorride e scuote la testa, ma io alzo gli occhi e mi immergo pian
            piano nel mio mondo a spirale in cui tutto è immerso nel giallo e ritrovo nella stanza
            segreta tutti i sogni legati ad un filo di seta
 E so per certo che, domani, guarderò nello specchio il mio viso e saprò leggere in ogni
            mio lento movimento di ciglia i pensieri nascosti di ieri e di oggi e potrò disegnare sul
            vetro appannato la forma precisa del mio sogno diventato realtà
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