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Il giardinaggio come esercizio di meditazione

Nei miei ricordi di bambina c'è l'immagine di mia nonna che nelle lunghe sere estive curava il proprio giardino, chiuso tra le mura di altre case, in un paese di campagna.
Le sue mani nodose toglievano fiori appassiti, strappavano erbacce dalla terra, seminavano e zappettavano.
Mi piaceva stare a guardarla fino a che le ombre della sera portavano la quiete tra i fiori e gli arbusti. Quei gesti semplici sono rimasti nella mia memoria insieme alla serenità che mi sembrava dessero a mia nonna, ripetuti ogni sera, dopo una giornata pesante dedicata alla famiglia. Quello era uno spazio suo e solo suo in cui rilassarsi.

 

E' proprio questa immagine che mi ha guidata, negli anni, quando anch'io ho trovato una casa con un piccolo giardino intorno,ed ho scoperto, giorno dopo giorno, l'amore per il giardinaggio che, negli anni, si è trasformato in una vera passione.
La cura delle piante e dei fiori, la semina e la potatura, la pulizia delle piccole zolle, il contatto con la terra, il silenzio pieno di canti degli uccellini che popolano le piante dei meli tutt'intorno ed io, per natura ansiosa, riesco a trovare la pace e la tranquillità dentro di me.

Gli spazi di tempo ritagliati per le cure giornaliere, nei periodi di massima attività delle piante e dei fiori, possono trasformarsi in momenti di rilassamento e di meditazione.
I gesti ripetuti, l'osservazione di ciò che va tagliato, legato, aiutato, l'annaffiatura, la rimozione di ciò che è sfiorito e seccato, la nostra partecipazione a tutto ciò che in un giardino si sviluppa e muore, diventano, nel tempo, ritualità consapevoli che ci aiutano ad assaporare il momento che stiamo vivendo e ad essere completamente nelle azioni che stiamo facendo.
La mente riesce a fermarsi, liberandosi da tutti i pensieri e le preoccupazioni del quotidiano, siamo in uno spazio fisico e mentale nostro e solo nostro che ci ricarica dandoci nuova energia per riprendere, poi, le normali occupazioni della giornata.

La cura delle piante e dei fiori può diventare davvero la via per la cura di se come ho trovato in un piccolo libretto che mi è stato regalato proprio l'anno scorso.

L' arte di coltivare l'orto e se stessi” è il titolo e l'autrice si chiama Adriana Bonavia Giorgetti , qui, tra le pagine ,ho trovato la continuazione del tema già tracciato da Pinkola Estes nel suo “Donne che corrono coi lupi”

La psicoanalista junghiana scrive:

”… Il giardino è un collegamento diretto con la vita e con la morte.
Si potrebbe dire addirittura che esiste una religione del giardino, poiché insegna profonde lezioni psicologiche e spirituali.
Tutto ciò che può accadere ad un giardino può accadere all'anima e alla psiche: troppa acqua, troppo poca, caldo, tempesta, morte, rinascita, guarigione.
Nel giardino ci esercitiamo a lasciar vivere e morire pensieri, idee, preferenze, desideri, e persino amori. Piantiamo, strappiamo, seppelliamo, dissecchiamo semi, li seminiamo, li sosteniamo.
IL GIARDINO E' UN ' ESERCIZIO DI MEDITAZIONE.
Per capire quando è tempo per alcunchè di morire.
In giardino si vede arrivare il tempo del godimento e quello della morte…
"

Clarissa Pinkola Estes consigliava alle sue pazienti anche la cura del giardino per aiutarle a curare l'anima.

Recentemente è uscito un altro libro molto piacevole da leggere sull'argomento: "Il giardino come spazio interiore" di Ruth Amman, anche lei psicoanalista junghiana.

L'autrice scrive:

Nel corso degli anni, grazie alle mie diverse attività professionali e private, si è sempre più rafforzata in me la convinzione che già nutrivo da bambina, che il giardino dell'anima e l'anima del giardino siano un'unica realtà.
Giardini e anime si appartengono, costituiscono uno spazio segreto tra ciò che è chiaro e ciò che è oscuro, tra cultura e natura, tra coscienza e inconscio, tra spirito e corpo…
”.

Tutti e tre i libri sono un'ottima lettura per chi ha un giardino, ovviamente, ma anche per chi ha un terrazzo, dei vasi dentro casa da accudire, curare e seguire con attenzione e amore.
Nella cura del giardino si fondono fatica, dedizione, gioie, delusioni così come dentro di noi.
Ed è anche il momento della tranquillità e della quiete serena quando posso godere dei profumi e dei colori comodamente seduta con il libro che amo tra le mani ed i miei gatti che si rincorrono felici tra i piccoli arbusti fioriti nascondendosi sotto le ortensie, scampate miracolosamente ad una improvvisa e violenta grandinata estiva.