Le donne di casa mia erano sarte.
La stanza a pianterreno
che dava sulla strada
era sempre piena di voci di donne.
Il pomeriggio in ogni stagione.
D'estate la porta era aperta
e chi passava fermava la bicicletta al muro
ed entrava per un saluto.
Brusio di voci a volte sommesse,
risate chiassose di donne felici.
In sottofondo la macchina da cucire
Nell'aria
un delicato profumo di cipria