"La creatività è multiforme.
Ora assume una forma, ora un'altra.
Il maneggiare pigmenti e tele, o frammenti di pittura è una prova della sua esistenza?
Che dire di carta e penna, delle aiuole fiorite nei giardini
certo sfiorare con
amore le foglie di una pianta, far andare il telaio, trovare la propria voce, amare bene
qualcuno
scavare alla ricerca dell'oro psichico, trovare una parola ben fatta,
cucire una tenda
Tutto rientra nella vita creativa
Alcuni dicono che la vita creativa sta nelle idee, altri dicono che sta
nei fatti.
In molti casi pare trovarsi nel semplice essere
è l'amore per qualcosa .
Non importa se per una persona, una parola, un'immagine, un'idea, la terra, l'umanità
La capacità creativa è il bene più prezioso della donna perchè dona all'esterno e la nutre all'interno, ad ogni livello psichico e mentale, emotivo
ed economico"
Con queste parole l'autrice Clarissa Pinkola Estes inizia un capitolo del
suo libro: DONNE CHE CORRONO COI LUPI
Questo libro mi segue da anni, lo riprendo a periodi e trovo sempre spunti
di riflessione: la creatività può davvero nutrirci all'interno dandoci la possibilità di ritagliare uno spazio nostro e solo nostro in cui poter esprimere le emozioni,
permettendoci di scoprire aspetti nascosti che nemmeno sospettavamo di avere.
È anche attraverso la creatività, nelle sue diverse espressioni , che spesso, la persona
che si trova a vivere momenti particolarmente difficili e bui, riesce ad esprimere il
proprio mondo interiore, come pure è da momenti di difficoltà che nascono quelle che
poi possono diventare le 'passioni' che caratterizzano la vita di una persona dandole
energia interiore.
IL CAMMINO DI UN'IDEA
Per molte persone, per lo più donne, il normale e naturale cammino nella vita può
interrompersi senza un'apparente motivo preciso ed è proprio da un momento così
indefinito che può iniziare un viaggio molto particolare, lungo e difficile dentro se
stesse, per ritrovarsi e per poter essere, di nuovo, nel "flusso della vita".
Questo viaggio è fatto di ombre e di luci.
A me piacerebbe dare ampi spazi alle luci perché è proprio con il loro primo
manifestarsi che è possibile sentire 'dentro' l'energia che ritorna a fluire
Ma seguiamo il sentiero
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