“Quanto ha dato a piene mani a Jung , agli allievi noti e ignoti, vicini e lontani... era così viva, così animata, eloquente, stimolante e brillante”. |
Marie Louise Von Franz, una delle più importanti protagoniste della psicologia analitica del xx secolo, la più autorevole allieva di Jung, viene ricordata dai molti che l'hanno incontrata come una donna piena di luce. E' una giovane liceale di origine austriaca quando si stabilisce con la famiglia a Zurigo e prosegue i suoi studi letterari, qui, a diciotto anni incontra Jung assistendo ad una sua lezione e rimane profondamente colpita sentendolo parlare così intensamente della realtà dell'anima che poco dopo gli scrive per poter fare analisi con lui.
Nell'aprire l'antico testo che Jung le ha consegnato per la traduzione trova, proprio nelle pagine iniziali, un sogno che ha fatto da poco, impressionata richiude il libro e si dà tempo.
La scoperta è veramente sconvolgente per lei, si sente spaventata e molto emozionata.
Riprende tra le mani il testo dopo giorni e decide di mettersi al lavoro: segue i suoi sogni, sono loro a segnare il cammino.
Questa è la sua strada ed ora lei è decisa a percorrerla con impegno e convinzione, senza alcun tentennamento.
Si fa costruire la casa sempre sognata, una casa isolata, circondata dal bosco e immersa nel silenzio.
Il suo rapporto con Jung si consolida sempre di più, continua il suo impegno di ricercatrice a cui si aggiunge il lavoro di terapeuta e di docente presso l'istituto Carl Gustav Jung di Zurigo.
Sono i sogni che: "ci indicano come trovare il senso della nostra vita, come realizzare il nostro destino, come esprimere al massimo il potenziale esistenziale che c'è dentro di noi.”
A questi va prestata la massima attenzione perchè sono loro a tracciare il cammino da percorrere, i sogni svelano l'inconscio attraverso immagini precise, simboli ed è la nostra psiche che ci parla e noi dobbiamo metterci in ascolto.
Al pari dei sogni, sono importanti le fiabe che sono espressione delle dinamiche archetipiche della psiche, le fiabe sono cariche di significati e ci aiutano a comprendere quelle parti che sfuggono al controllo della coscienza.
La Von Franz scrive di non essere mai stata amante delle fiabe, da piccole nessuno le leggeva per lei, solo in età adulta, ventenne, ha iniziato ad avvicinarsi alle fiabe e a fare ricerche appofondite sul patrimonio fiabesco popolare scrivendo molti libri proprio sulla loro comprensione psicologica e sugli archetipi presenti nelle fiabe. Lei utilizza la fiaba per dilatare un sogno che deve essere amplificato, considera le fiabe come: ”modelli archetipici del comportamento umano e allo stesso tempo il migliore degli strumenti per chiarire certi problemi psicologici.” Le dinamiche interne di una fiaba non sono altro che rappresentazioni della nostra vita interiore, di ciò che dentro di noi avviene, si muove ed agisce. Le fiabe con la loro semplice immediatezza toccano le corde più nascoste del nostro essere smuovendo emozioni profonde, quando questo avviene, così come per il sogno di cui si comprende il senso profondo, si ha una sensazione di pienezza, di appagamento completo che arricchisce chi sta facendo il proprio cammino interiore. E nell'alchimia troviamo tutto ciò che è inconscio, noi quando sognamo, sognamo simboli alchemici, per questo è importante conoscere e studiare. Fino alla morte, avvenuta nel 1998, a Bollingen nella sua torre quadrata vicina alla torre circolare di Jung, questa donna tenace e luminosa rimane protagonista con i suoi numerosi scritti, con la pratica terapeutica, i seminari tenuti in tutto il mondo, della psicologia analitica, rappresentandone una delle più autorevoli voci. Alcune tra le opere principali di Marie Louise Von Franz:
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